Sono svariate ragioni che possono spingere il cliente di un istituto di credito a decidere di chiudere un conto deposito.
Con le numerose proposte esistenti oggi sul mercato, infatti, può accadere di trovare offerte e condizioni più vantaggiose: in questo caso, l’opzione più semplice sarà proprio quella di chiudere il conto e trasferire altrove i propri risparmi. Banca Mediolanum, Chebanca!, Conto Arancio, You Banking, ING Direct, Findomestic sono solo alcuni tra gli istituti di maggior successo in Italia: un confronto tra le loro proposte può portare il cliente alla decisione di cambiare.
Frequentemente si verifica che un profilo utilizzato per sfruttare una specifica opzione arrivi alla scadenza: una volta raggiunti i fondi desiderati o conclusa l’offerta, sarà quindi facile procedere con la sua sospensione.
Tra le possibili motivazioni per la cessazione di un conto deposito, è importante tenere in considerazione anche la necessità di liquidità. Ad esempio, quando si desidera acquistare un nuovo mezzo o effettuare investimenti più consistenti, una delle soluzioni più rapide per ottenere denaro immediatamente è la chiusura di un conto.
Ma come chiudere un conto corrente? Quando conviene farlo? Quali precauzioni è opportuno prendere? Come trasferire il denaro su un nuovo conto deposito, dello stesso istituto o di un’altra banca? Per trovare le risposte a queste e ad altre domande, non ti resta che leggere questo articolo fino alla fine!
Indice Rapido
Cosa fare prima di chiudere il conto deposito?
Prima di procedere alla definitiva chiusura del conto deposito, è opportuno mettere in pratica alcune azioni preliminari. Vediamole insieme.
Verificare i termini e le condizioni contrattuali
Anzitutto, è indispensabile leggere con attenzione il contratto già firmato, per verificare l’esistenza di restrizioni, costi di chiusura o condizioni particolari. Questo sia per evitare sgradite sorprese, sia per essere certo che quel conto deposito sia davvero poco vantaggioso rispetto all’altro che intendi aprire.
Vedi anche come aprire un conto deposito.
Controllare le eventuali penali o costi associati alla chiusura anticipata
Il recesso dal contratto può comportare costi o condizioni che è sempre bene conoscere prima. Molto comune, infatti, è la scoperta di penali o costi aggiuntivi legati alla chiusura del conto deposito prima della scadenza prevista.
Accade, infatti, che il cliente venga premiato con una maggiorazione degli interessi se porta il conto a scadenza, ma penalizzato con restrizioni qualora interrompa anzitempo il contratto in essere. In tal senso, sarà ancora più consigliata un’attenta lettura delle righe del contratto riguardo a chiusura conto, penali, recesso e costi associati.
Va precisato che il conto deposito, in questo senso, può avere una durata variabile, di solito compresa tra i 3 e i 60 mesi, a seconda della banca. Ci possono essere, dunque, anche conti deposito a 6, 12, 24, 36 e 48 mesi.
Vedi anche ritenuta fiscale interessi sul conto deposito.
Trasferire i fondi previa chiusura del conto deposito
La raccomandazione più importante, in ogni caso, resta quella di azzerare il proprio conto deposito prima della chiusura. A questo scopo, potrai scegliere diverse procedure:
- inviare un bonifico bancario a un altro conto dotato di IBAN intestato a te stesso;
- riscuotere un assegno;
- prelevare tutte le somme, anche in contanti se si tratta di cifre basse;
- investire le cifre presenti sul conto, se non si cambia istituto di credito di riferimento: si potrà scegliere, in questo caso, tra un semplice buono o altre forme di investimento con maggiori margini di rischio e profitto.
Fondamentale, infine, sarà trasferire tutti i servizi eventualmente connessi al conto, dall’accredito dello stipendio alle domiciliazioni, come il pagamento di bollette e canoni fissi.
Vedi anche investire in conti deposito.
Chiusura effettiva del conto deposito
Una volta ultimate le operazioni preliminari, potrai finalmente procedere alla chiusura del conto vera e propria. Sarà necessario, in questo caso, compilare l’apposito modulo di chiusura fornito dalla banca, oltre a effettuare una serie di altre operazioni, sulle quali ci soffermeremo nel corso dei paragrafi che seguono.
Comunicare alla banca la chiusura del proprio conto deposito
Il primo passaggio sarà costituito dalla comunicazione all’istituto bancario della prossima chiusura del conto. Ogni banca può prevedere procedure e moduli diversi; tanto che, prima di agire, sarà meglio che ti informi in maniera diretta dall’istituto in merito alle operazioni da compiere:
- in caso di banche online, puoi seguire le apposite guide presenti sui siti ufficiali degli istituti o sulle app, rivolgendoti ai call center dedicati in caso di difficoltà;
- nel caso di banche munite di filiali, invece, meglio recarti direttamente allo sportello, per approfittare dell’assistenza di un operatore qualificato per compiere l’intera operazione.
Invio di eventuali documenti richiesti
Dopo aver comunicato alla banca il tuo desiderio di chiudere un conto deposito e aver ricevuto le dovute istruzioni, dovrai inoltrare i documenti richiesti per portare a termine l’operazione. Di solito sono:
- il documento di identità, da consegnare allo sportello o scannerizzare se la chiusura avviene online;
- il modulo fornito dalla banca, compilato in ogni parte senza errori.
Sarà utile, inoltre, avere a portata di mano una copia del contratto. Ogni banca, peraltro, potrebbe richiederti documenti aggiuntivi.
A questo punto sarai giunto alla fase dell’invio di tutta la documentazione: potrai farlo via email (meglio con lo strumento certificato della PEC) o tramite raccomandata, oppure a mano in filiale.
Alcune banche, tuttavia, non consentono l’esecuzione di procedure troppo semplificate, e non accettano modalità telematiche per l’invio e la ricezione di tutta la documentazione. In questi casi, dovrai affidarti al servizio postale, inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno, sebbene questo comporti un inevitabile aumento di tempi e costi.
Ricevuta di conferma di chiusura
Quando chiudi un conto deposito, a distanza di qualche giorno dall’operazione, se la banca interessata non ha ancora dato conferma dell’operazione, richiedile l’invio di una lettera di chiusura, che confermi la presa in carico dell’operazione o l’avvenuto svolgimento.
In questo modo, infatti, avrai la definitiva certezza che la procedura intrapresa sarà andata a buon fine. Nel frattempo, comunque, potrai iniziare ad aprire nuovi conti con altri istituti di credito, oppure usufruire di nuovi servizi offerti dalla banca presso la quale possedevi il conto estinto.
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